Le 7 cause principali dei fermi aziendali

Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente digitalizzazione, le aziende si trovano ad affrontare numerose sfide in termini di continuità operativa. I blocchi operativi possono avere conseguenze devastanti, non solo sul funzionamento quotidiano, ma anche sulla reputazione e sulla stabilità finanziaria. Di seguito, analizziamo alcune le 7 cause principali che possono portare a interruzioni significative, insieme alle relative conseguenze.

1) Attacchi Informatici

Il 60% delle PMI che subiscono un attacco informatico chiudono entro sei mesi.
Questa statistica evidenzia l’impatto devastante che un attacco può avere, non solo in termini di costo, ma anche sulla continuità dell’attività.

Gli attacchi informatici rappresentano una delle minacce più gravi per le aziende. Ransomware, phishing e malware possono paralizzare le operazioni, rubare dati sensibili e compromettere la sicurezza delle informazioni. Le conseguenze di tali attacchi possono includere perdite finanziarie dirette, costi elevati di ripristino e una perdita di fiducia da parte dei clienti, con possibili cali nel fatturato.

2) Errore Umano

L’82% delle violazioni della sicurezza è attribuibile a errori umani.

L’errore umano è una delle cause più comuni di interruzioni operative. Operazioni sbagliate, come l’inserimento errato di dati o la configurazione inadeguata di sistemi, possono compromettere l’efficienza e portare a malfunzionamenti. Le conseguenze possono manifestarsi in ritardi nei progetti, costi aggiuntivi per la correzione degli errori e, in casi estremi, la perdita di contratti importanti, influenzando negativamente il fatturato.

La percentuale sopra indicata sottolinea l’importanza di investire in formazione e procedure operative standardizzate per ridurre il rischio di malintesi e errori.

3) Hardware sottodimensionato

Il 70% delle aziende ha dichiarato di utilizzare hardware obsoleto.

Molte aziende non investono sufficientemente nell’infrastruttura tecnologica, continuando ad usare per molto tempo un hardware sottodimensionato che non riesce a gestire il carico di lavoro. Server obsoleti e insufficiente capacità di storage possono causare rallentamenti e blocchi dei servizi. Le conseguenze includono perdite di produttività e l’incapacità di soddisfare la domanda dei clienti, con un impatto diretto sul fatturato.

Continui rallentamenti e interruzioni rendono essenziale ed urgente l’aggiornamento tecnologico.

4) Vulnerabilità della Rete

Il 93% delle aziende ha subito un’interruzione a causa di vulnerabilità nella rete.

Le vulnerabilità della rete, come porte aperte o configurazioni errate, possono esporre le aziende a minacce esterne. La compromissione dei sistemi aziendali può portare a interruzioni delle operazioni e a furti di dati. Le conseguenze possono includere sanzioni legali, costi di risarcimento e danni alla reputazione, tutti fattori che possono erodere i ricavi.

Ciò dimostra l’importanza di una solida gestione della sicurezza della rete per proteggere le operazioni aziendali.

5) Manutenzione inadeguata

Il 50% delle interruzioni operative è causato da un’adeguata manutenzione.

La manutenzione regolare dell’hardware e del software è essenziale per garantire operazioni continue. La mancata esecuzione di aggiornamenti e patch di sicurezza può rendere i sistemi vulnerabili a malfunzionamenti e attacchi. Le conseguenze di una manutenzione inadeguata possono includere costi imprevisti per riparazioni e perdite di produttività, oltre a un impatto negativo sulla soddisfazione del cliente e sul fatturato.

Programmare aggiornamenti e controlli regolari può ridurre drasticamente il rischio di malfunzionamenti.

6) Problemi di connettività

Il 29% delle PMI ha segnalato interruzioni della connettività come una delle principali cause di downtime.

Le interruzioni nella connessione a internet o problemi di rete interna possono causare blocchi operativi significativi. Le aziende spesso dipendono da servizi cloud e applicazioni web, rendendo la connettività fondamentale. Le conseguenze di tali interruzioni possono includere l’incapacità di elaborare ordini, fornire assistenza clienti e mantenere la competitività, con una potenziale perdita di fatturato.

Le aziende devono investire in soluzioni di backup e in fornitori di servizi affidabili per minimizzare il rischio.

7) Disastri Naturali

Circa il 40% delle piccole imprese che subiscono danni a causa di disastri naturali non riapre mai.

Anche se meno prevedibili, i disastri naturali come alluvioni, terremoti o incendi possono avere un impatto devastante sulle operazioni aziendali. La pianificazione di continuità operativa e la creazione di piani di emergenza possono aiutare le aziende a rispondere in modo efficace a tali eventi. Le conseguenze di un disastro possono includere danni alle infrastrutture, costi di riparazione e un lungo periodo di inattività, con impatti significativi sui ricavi.

Questo sottolinea l’importanza di una pianificazione di continuità operativa e di piani di emergenza efficaci.

Come proteggersi?

I blocchi operativi nelle aziende possono derivare da una serie di fattori interni ed esterni, e le loro conseguenze possono essere gravi e di vasta portata. E’ diventato fondamentale (e urgente) che le PMI implementino strategie preventive e piani di emergenza per affrontare queste minacce. Investire in tecnologia, formazione e sicurezza non solo aiuta a garantire un’operatività continua e resiliente, ma protegge anche gli asset aziendali e mantiene la fiducia dei clienti, contribuendo a salvaguardare il fatturato.

Ciò è semplice se ci si confronta con un partner IT specializzato, un MSP (Managed Security Service Provider); questa figura ti affianca dall’analisi dello stato attuale fino alla risoluzione step by step delle vulnerabilità, aumentando la postura di sicurezza.

Contattaci per prenotare subito un’analisi infrastrutturale.

Potrebbero interessarti anche..

Iscriviti alla nostra Lettera Cibernetica!